Vivo accellerato
vivo scellerato
trascino passando
pensieri ed emozioni
che come cespugli rotolanti
mi si attaccano alle caviglie
spetto nel deserto
corro veloce
a voler superare il vento
a voler superare il tempo
a voler seminare i volti
che mi corrono dentro
speranzoso attendo
un chiodo ben saldo
dove appendere l'ombra dei miei fantasmi
dove riposare ad occhi aperti
mi fermerò
in un punto qualsiasi
del cuore
Foto tratta da:
http://www.nationalgeographic.it/images/2013/12/03/152251695-da627e04-8d40-433b-9eb1-7b3b3af455f1.jpg
mani
lunedì 24 marzo 2014
giovedì 20 marzo 2014
E poi transito
in quell’attimo
che congiunge
la disperazione
con la fiducia alla vita.
E mi accorgo
che ho bisogno
di difendermi
dall’egoismo
e dal cinismo
degli esseri
che mi circondano
che mi attanagliano.
Ma se non c’è confine
fra io e te
chi si deve difendere da chi?
Di questo passo
queste parole
potrebbero diventare croci
e chiodi.mercoledì 19 marzo 2014
lunedì 17 marzo 2014
I fili che comandano il mio cuore
il mio umore
il mio colore
Fanno capo
a sorgenti sterminate
di cui posso solo
sentire il profumo
Potrebbe essere tutto piu semplice?
tagliare i fili
gesto di ribellione
gesto folle
Ricreare l'Uno
all'interno dell'Uno
senza divenire due
senza che il risultato
sia rilevante
il mio umore
il mio colore
Fanno capo
a sorgenti sterminate
di cui posso solo
sentire il profumo
Potrebbe essere tutto piu semplice?
tagliare i fili
gesto di ribellione
gesto folle
Ricreare l'Uno
all'interno dell'Uno
senza divenire due
senza che il risultato
sia rilevante
venerdì 14 marzo 2014
For Ray
Gabbie dorate, fuochi d'artificio.
Identità costose e amore gratuito.
Posiamo transitare con un sorriso?
Possiamo essere maledettamente seri e non credibili?
Il tempo dei salti in aria e' forse finito,
La tastiera riposa sotto la sabbia tiepida
Faro' capolino attraverso sentieri inusitati
Ma sarai pronta a cogliere il mio battito d'ali?
Gabbie dorate, fuochi d'artificio.
Identità costose e amore gratuito.
Posiamo transitare con un sorriso?
Possiamo essere maledettamente seri e non credibili?
Il tempo dei salti in aria e' forse finito,
La tastiera riposa sotto la sabbia tiepida
Faro' capolino attraverso sentieri inusitati
Ma sarai pronta a cogliere il mio battito d'ali?
martedì 11 marzo 2014
lunedì 10 marzo 2014
Verrò da te nudo
e se avrò freddo
mi coprirò con la mia fragilità
Verrò da te nudo
e se avrò paura
userò la mia follia
per accendere fuochi d'artificio
Verrò da te nudo
e ti mostrerò le mie mani
sporche d'amore
profumate di letame
Verrò da te nudo
quindi, se puoi
non abbassare lo sguardo
almeno non subito.
e se avrò freddo
mi coprirò con la mia fragilità
Verrò da te nudo
e se avrò paura
userò la mia follia
per accendere fuochi d'artificio
Verrò da te nudo
e ti mostrerò le mie mani
sporche d'amore
profumate di letame
Verrò da te nudo
quindi, se puoi
non abbassare lo sguardo
almeno non subito.
domenica 9 marzo 2014
Tornerà
quella leggerezza
quello sguardo puro
quel gioco per il gioco?
senza facce da fotografo
senza prospettiva
forse
forse
forse
è sempre stata li
sepolta
da strati di identità
e
dolore
da peli sulla faccia
e ossa rotte
da botte prese e date.
fa ch'io possa tornare
a quell'innocenza
al volto che avevo
prima di nascere.
quella leggerezza
quello sguardo puro
quel gioco per il gioco?
senza facce da fotografo
senza prospettiva
forse
forse
forse
è sempre stata li
sepolta
da strati di identità
e
dolore
da peli sulla faccia
e ossa rotte
da botte prese e date.
fa ch'io possa tornare
a quell'innocenza
al volto che avevo
prima di nascere.
Coi piedi saldi su una tavola da surf
gioco ad affrontare onde giganti
travolto e buttato sul fondo
o giocoso appena sotto la cresta
non fa differenza.
Per quanto potente si l'onda
troverà sempre la sua spiaggia, o il suo scoglio.
Potrei forse farmi male?
Potrei forse morine?
Certo!
Ma mi tocca di vivere.
Dove nasce il processo dello scrivere?
Qual'è la spinta che permette il crearsi dei versi?
Spesso mi sono interrogato su questo.
Esistono forse milioni di risposte
Io me ne sono dato un paio.
C'è un tipo di poesia che viene partorita da angoli di penombra dell'essere.
Quando la vita mi porta a spasso sull'altalena dei pensieri e delle emozioni
e la capacità di star fermo nella tempesta è scarsa
mi succede più facilmente che dalle mani
escano parole
con un ritmo
ed una valenza
che toccano corde sopite.
... cantava Guccini "... se son d'umore nero allora scrivo ..."
Questi versi, oltre ad avere una valenza catartica,
sono come una luce sulla via,
mi indicano la strada possibile,
sono precursori di possibilità di comprensione
un oracolo che urla il mio nome
che distrugge il mio nome
e che mi battezza a lettere di fuoco
la speranza, mai doma
è che
umilmente
possa essere da lume
anche ad altri sulla via.
Conosco un'altro tipo di espressione
con una sfumatura diversa
questa non ha la spinta alla condivisione
sorge da luoghi più dilatati
senza brame
senza pudore
un canto fine a se stesso
senza ambizioni
che siano segni incisi su di un albero
o in prima pagina di un quotidiano
poco importa
nulla chiede
nulla aggiunge
casomai
sottrae.
Qual'è la spinta che permette il crearsi dei versi?
Spesso mi sono interrogato su questo.
Esistono forse milioni di risposte
Io me ne sono dato un paio.
C'è un tipo di poesia che viene partorita da angoli di penombra dell'essere.
Quando la vita mi porta a spasso sull'altalena dei pensieri e delle emozioni
e la capacità di star fermo nella tempesta è scarsa
mi succede più facilmente che dalle mani
escano parole
con un ritmo
ed una valenza
che toccano corde sopite.
... cantava Guccini "... se son d'umore nero allora scrivo ..."
Questi versi, oltre ad avere una valenza catartica,
sono come una luce sulla via,
mi indicano la strada possibile,
sono precursori di possibilità di comprensione
un oracolo che urla il mio nome
che distrugge il mio nome
e che mi battezza a lettere di fuoco
la speranza, mai doma
è che
umilmente
possa essere da lume
anche ad altri sulla via.
Conosco un'altro tipo di espressione
con una sfumatura diversa
questa non ha la spinta alla condivisione
sorge da luoghi più dilatati
senza brame
senza pudore
un canto fine a se stesso
senza ambizioni
che siano segni incisi su di un albero
o in prima pagina di un quotidiano
poco importa
nulla chiede
nulla aggiunge
casomai
sottrae.
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