Notti in bianco
a cucire sogni
a masticare bisogni
a metter mano a nodi d'attracco
Notti in bianco
sudaticce e impastate
pece su ali candide
catene per farfalle
Ora
E' tempo di guardare all'alba
E' tempo per un'altro sole
E' tempo per affondare le radici
e spiccare il volo
Immagine: http://www.clickblog.it/galleria/animalia
mani
venerdì 25 luglio 2014
mercoledì 9 luglio 2014
Senza pelle
a bocca aperta
accolgo il mondo
ogni respiro un dono
mai scontato
mai richiesto
meraviglia dell'esistente
sfumature di blu del cielo
i quadrati neri della tastiera
ogni cosa attraversa questo piccolo ricettacolo sensoriale
ogni cosa lascia tracce
a volte disegni sull'acqua
a volte solchi nella roccia
a volte grovigli sul cuore
e poi vibro
e cado
e piango
e luccico
e rido
e scivolo via
Foto : http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/2013/03/12/la-roccia-di-jadaculla-storie-di-antichi-giganti-e-di-codici/
a bocca aperta
accolgo il mondo
ogni respiro un dono
mai scontato
mai richiesto
meraviglia dell'esistente
sfumature di blu del cielo
i quadrati neri della tastiera
ogni cosa attraversa questo piccolo ricettacolo sensoriale
ogni cosa lascia tracce
a volte disegni sull'acqua
a volte solchi nella roccia
a volte grovigli sul cuore
e poi vibro
e cado
e piango
e luccico
e rido
e scivolo via
Foto : http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/2013/03/12/la-roccia-di-jadaculla-storie-di-antichi-giganti-e-di-codici/
martedì 8 luglio 2014
Sul mio stomaco
poggia un palcoscenico
coppie improbabili ci litigano
ballerine di seconda fila provano allo specchio
marinai ubriachi ci dormono la notte
ragni e fantasmi albergano gli angoli bui
un balletto ben riuscito rischiara la sala
lo spettacolo si srotola
a volte frenetico
a volte noioso
ogni notte
nel silenzio della sala
diligentemente
pulisco il vecchio palco in legno
cercando di cancellare
tracce ed impronte
di scenografie vecchie cent'anni
oggi son di riposo
poggerò il culo
su una poltrona in platea
mi metterò un paio di occhi comprati ad una bancarella cinese
e lascerò che sia.
poggia un palcoscenico
coppie improbabili ci litigano
ballerine di seconda fila provano allo specchio
marinai ubriachi ci dormono la notte
ragni e fantasmi albergano gli angoli bui
un balletto ben riuscito rischiara la sala
lo spettacolo si srotola
a volte frenetico
a volte noioso
ogni notte
nel silenzio della sala
diligentemente
pulisco il vecchio palco in legno
cercando di cancellare
tracce ed impronte
di scenografie vecchie cent'anni
oggi son di riposo
poggerò il culo
su una poltrona in platea
mi metterò un paio di occhi comprati ad una bancarella cinese
e lascerò che sia.
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