mani

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giovedì 19 marzo 2015

Orizzonti velati
da lacrime e rimpianti
da vita non vissuta

da ferite invisibili

Allora mi aggrappo ai piedi
come a voler ghermire la terra
allora guardo il cielo a piombo sulla testa
troppo fondo per lo sguardo umano

e nel gioco del per perdersi e trovarsi
nell'illusione del tempo che scorre
coltivo sorrisi accennati
per occhi che san guardare oltre il velo
oltre l'orizzonte di guance irsute ed insonni




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